Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge nasce dall'esigenza di tutelare la salute dei cittadini.
      L'articolo 32, primo comma, della Costituzione recita, infatti: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti».
      Partendo da questo assunto, ritengo opportuno limitare l'uso dei prodotti geneticamente modificati almeno per quei cittadini più deboli, come i bambini, gli anziani e le persone che per motivi di salute sono ricoverati in luoghi di cura.
      Con questa proposta di legge non si vuole dare un giudizio definitivo sull'uso del transgenico nell'alimentazione umana, ma, in assenza di indicazioni e direttive europee utili a definirne l'impatto sulla salute dei cittadini, mi sembra opportuno vietare la somministrazione di prodotti geneticamente modificati nei luoghi e per i cittadini sopraindicati.
      Del resto, il sistema agro-alimentare è da troppo tempo sottoposto a tensioni, per cui solo un'operazione di trasparenza può ristabilire il rapporto di fiducia con i consumatori.
      Etichettatura, rintracciabilità, monitoraggio degli alimenti sono le priorità dalle quali non si può più prescindere.
      Le istituzioni si devono fare carico di queste problematiche, costruendo nuovi processi di qualità per i prodotti agricoli e intervenendo a tutela della sicurezza alimentare dei consumatori.
      In questo percorso si inserisce la presente proposta di legge, composta da quattro articoli, che reca misure di facile applicazione.

 

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